RICERCATORE DI VERITA'

Quello che ci spinge a cercare la verita' delle cose e' il nostro bisogno di espandere la nostra essenza divina.


martedì 21 aprile 2020

Amore



Nella mia rinascita il destino mi ha fatto
conoscere il profumo dei fiori .

Il colore del tramonto .
La limpidezza del cielo .

Il tuo fresco sorriso
con l’augurio che anch’esso duri per sempre .

In questa nuova vita ho imparato ad amare
le cose che più contano e non costano nulla .

Il destino mi lascerà tutto questo ?
Non credo se non mi sorriderai ancora .

Perché come il fiore ha bisogno della terra
del sole e dell’acqua per profumare .

Ho bisogno di te per continuare ad Amare

Vorrei essere una lacrima per scendere da gli occhi tuoi
scivolando sul tuo viso e poi morire sulle tue labbra .


La Musica




1977


La musica è pulita è pura
sia essa dolce malinconica o dura.

La musica ti prende e ti accarezza
non ascoltarla con leggerezza .

La musica ti segue e puoi sentirne l’odore
infondo basta avere solo un bricciolo d’amore .

Ma la musica non può non farti pensare
almeno questo gli devi donare

basta saperla ascoltare .

Reincarnazione



1977

In un giorno come tanti ma diverso per me .
Emisi un primo e unico grido.

Gioia di vita gioia di morte .

Ho visto una donna c’hera mia madre
soffrire di gioia in quell’istante .

Avrei voluto baciarla abbracciarla
piangere con lei e poi dirle grazie .

Ma non c’era tempo dovevo tornare
in quella valle dove di nulla mi devo cibare.

Ove il mio tempo d’attesa è forse un istante
mille anni per altri chissà.

Sento che il mondo mi vuole con se
e senza far nulla mi trova tra gente .

Gioiendo e piangendo e vivendo con loro.
Poi giunge l’ora e’ l’ora fatale

è troppo tardi e devo tornare.
In quella valle ritrovo l’istante.

Lo guardò ed è come adesso.
Allora mi chiedo la vita cos’e ?

Mi chiamano ancora mi voglion con loro
ma io non voglio più andare .

Provo a gridare a dire di no
ma vedo il mio grido agitarsi nell’aria

come una bolla che scoppia .
Tutti la vedono ma nessuno la sente .




Metropoli


1977

Oh uomo del deserto che non puoi fuggire
dalle desolate prateria di cemento .

Tu guardi con occhi bruni la luna
la luna guarda te .

Il tempo  fugge implacabile
ma tu non puoi fuggire .

Solo il tuo pensiero può varcare
la soglia dove l’irreal risiede.

Ma non può bastarti perché
le tue misere carni son sempre

in attesa del silenzio eterno
che consumerà anche l’ultimo pensiero .


Scuola



1975


Odo germogliar inclite voci entro lo loco eterno
ove non passan mai l’ore future .

Le nostre menti guadano le cieche mura e
cavalcan verso sogni sempiterni nati .

Quel vociar affievolito parvemi diventar
suon d’angeliche trombe che trasportammi

ancor più entro a lo regno
ove l’irreal risiede .

Fiori



1975

Primavera serena ti fece spuntar
Estate gioiosa ti fece sbocciar

Autunno turbinoso ti fece appassir
Ormai è inverno inoltrato

Hai molti anni e devi morir

Redenzione




1975

Rincorro la luce ed invento parole
guardò le mura morbide e docili .

Il camice è bianco come tutto comunque
non avevo voluto una vita qualunque .

Da bambino vedevo la gente soffrire
affannarsi e poi morire.

Pensavo giocassero .
Non può essere questa la vita .

Ma intanto crescevo e giocavo con loro.
Poi dissi basta e smisi di giocare .

Eccomi qua a sfogliare pagine bianche
di vita perduta .

lunedì 20 aprile 2020

L’illusione



1975

Mi guardi e ti impossessi di me.
Delle mie carni,dei miei pensieri.

Della mia stanca faticosa e breve esisistenza .
Ti credo e seguo te come le onde del mare

seguono fatalmente il loro corso
e come loro vado ad infrangermi

verso quegli scogli di umana realtà.
Dure impenetrabili ed inamovibili .

Esistenza



1975

Non chiesi nulla e vita mi dettero.
Fuggono gli anni e mi chiedo perché.

Chiesi la vita  e me la ripresero .
Brandelli di carne intorno a me,

le riconosco son le mie membra .
Mi vedo morire e capisco che nasco .

Non chiesi nulla e vita mi dettero ..............



Le rondini


Oh rondini che nel limpido cielo azzurro svolazzate
per far divertire un fanciullo .

Vedendolo piangere perché dal gioco dai compagni è stato cacciato,
ma che ora vedendolo così triste lo hanno importato .

Così anche voi allegri per il lor perdono ancor più svolazzate
e il cibo ai piccoli portate.

Loro vi aspettano con ansia a bocca aperta
e quando voi arrivate con le ali li coprite come una coperta.

La morte

1966

Mentre il cavallo rompeva il silenzio della notte
in una casa sul morbido letto un bimbo attendeva la morte .

Egli per l’angoscia piangeva
mentre il parroco il breviario leggeva.

Nella buia strada anche un gatto piangeva
perché il bimbo era l’unico amico che aveva .

Nella piccola stanzetta il bimbo si addormentò
di un sonno che mai più si risvegliò.

Or egli giace nella piccola bara
sotterrata nell’umida terra amara .